Moriremo Cinque StelleOsservatorio sul fenomeno Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

0 Bartolomeo Pepe, senatore della repubblica italiana

E’ facile, lo riconosco, e anche velatamente subdolo, nel bailamme di questi giorni, andare a spulciare le bacheche facebook dei nuovi deputati e senatori eletti, domenica e lunedì, tra le fila del movimento 5 stelle.
Per loro stessa ammissione, infatti, queste persone sono quanto di più lontano ci possa essere dalla “vecchia” politica, fanno vanto della loro totale inesperienza all’interno delle istituzioni, propugnano l’unico valore della “novità” come manna salvifica e certificazione di migliorità
E’ un tema complesso, che forse varrà la pena di sviscerare meglio e più a lungo in seguito, e non voglio tuffarmi in una caccia alle streghe che non avrebbe altro esito se non quello di scatenare una corsa al “si, ma i tuoi sono migliori?”deleteria e fuorviante.

Non possiamo ignorare però, da una parte la forte preoccupazione suscitata dal mettere potentissimi strumenti di legislazione e controllo, a persone evidentemente incompetenti, nella migliore delle ipotesi, e inadeguate, in quella peggiore. E’ di un paio di giorni fa un interessante post de la privata repubblica  dedicato al neodeputato Paolo Bernini, 25enne, balzato alle cronache per l’improvvida dichiarazione

«Dovrò studiare bene la Costituzione. La politica l’ho scoperta con il documentario Zeitgeist». Di che parla? «È il più visto della rete: parla di tutto quello di cui non si scrive mai, la massoneria, l’11 settembre, le religioni. Quando l’ho visto ci sono rimasto male: mi ha fatto vedere la realtà in un altro modo».

Tralasciando, con molta buona volontà, l’agghiacciante pochezza di una dichiarazione del genere (non tanto, o non solo, per l’elezione del criticatissimo documentario Zeitgeist come faro della propria attività politica, quanto per lo sconcertante “dovrò studiare bene la costituzione”. Paolo bello, quando pensavi di farlo, nella pausa spuntino?), non possiamo e non dobbiamo ignorare i contenuti -per quanto presentati in maniera ironica e tagliente dal sito- che tracciano il profilo di una persona che, non andando a metterne in dubbio la buona fede, possiamo almeno tacciare di creduloneria e mancanza di spirito critico.  Ma davvero, è un tema lungo, e mi riprometto di approfondirlo in seguito.

E’ invece di oggi la “scoperta”, tramite il blog nonleggerlo.blogspot.it di ombre inquietanti di complottismo, questa volta in un prossimo senatore della repubblica, il già noto Bartolomeo Pepe.
Pepe, fresco reduce da un paio di giorni di notorietà dovuti alla dichiarazione:

«Io vi dico la verità, ancora devo mettermi a studiare anche perché non pensavo di essere eletto, preferisco incontrare le associazioni. Il Senato dove ha sede? Chissenefrega, non lo so, fammi arrivare e gli faccio vedere io… lo troveremo non ti preoccupare. Come si chiama il Palazzo? Non lo so… Prenderò un taxi e andiamo, non è un problema, lo troviamo. Andiamo su Google e lo troviamo…».

non fa a tempo a far posare un po’ di polvere su questa figuraccia, che subito viene travolto da un’altra:

L’ho già premesso, io -che ho una coscienza critica- non sono del tutto a mio agio ad andare a scavare nel passato delle persone, a caccia di errori e passi falsi, per sbugiardarle. Qui però, è doveroso ricordarlo, parliamo di un personaggio ora diventato pubblico. Di più, parliamo di un senatore della repubblica, una delle cariche più importanti del nostro sistema parlamentare.
E rimanendo nella miglior buona fede possibile, nei confronti di queste persone che voglio credere -almeno nella maggior parte- mosse davvero da spirito di miglioramento e buona volontà nei confronti di un paese che è anche il mio, non posso però frenare l’impeto di dire che no, io di persone che fanno dell’ignoranza la propria bandiera, e della dietrologia la propria missione, posso fare tranquillamente a meno. Soprattutto nelle istituzioni del mio paese.

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