Moriremo Cinque StelleOsservatorio sul fenomeno Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

0 Oh you, Internet!

Come potete immaginare, ci eravamo collegati con molta curiosità alla diretta web dell’incontro tra Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e i neo-eletti parlamentari e senatori del M5S, presso un hotel romano.

La prima sorpresa cui siamo andati incontro, è quella che, nonostante la trasparenza e la promessa di informazione diretta alla popolazione, sembra che la parte “decisionale” dell’incontro sia già terminata. Sono stati infatti già nominati i capigruppo alla camera e al senato, e annunciate sbrigativamente le linee guida dei parlamentari, ribadendo -almeno per ora- che non sarà concessa la fiducia ad alcun governo.
Si è passati quindi alla presentazione, uno per uno, di tutti gli eletti nelle file del movimento. Poteva essere comunque un momento interessante, finalmente c’era l’occasione di vedere in faccia questo nutrito gruppo di illustri sconosciuti che, tra pochi giorni, siederanno nei due rami del parlamento.

Uso il condizionale perchè, dopo un inizio incoraggiante, lo streaming dell’incontro (ospitato come sempre da La Cosa tramite il blog di Beppe Grillo) ha iniziato ad essere letteralmente falcidiato da rallentamenti, stop, cadute, fino ad arrivare -al momento in cui scrivo- al buio totale. Un picco esagerato di accessi? Relativamente, se si pensa che, durante la diretta “funzionante”, sono stati annunciati con orgoglio 27.000 utenti connessi, un numero sicuramente cospicuo, ma non in grado di mettere in difficoltà reti discretamente potenti.

Il problema, però, stava proprio lì…riprendendo la linea da Milano, colui il quale non saprei definire altrimenti se non “il DJ del movimento” (il ragazzo, per intenderci, che ha presentato la serata di S.Giovanni dello tsunami tour a Roma, prima che arrivasse Beppe Grillo), ha infatti annunciato che i gravi problemi dello streaming erano dovuti al fatto che il tutto poggiava sulla semplice linea ADSL dell’albergo, arrivando addirittura a chiedere alla gestione dello stesso di cambiare la password della linea stessa (!), tagliando così di fatto fuori il resto della clientela dell’hotel dall’usufrutto di un servizio per il quale avevano, presumibilmente, pagato, di modo da garantire accesso unico ed indiscriminato alla banda larga al movimento.

Che dire, se volevano concentrare l’attenzione del paese sull’arretratezza delle linee dati presenti sul terriorio, possono anche esserci riusciti; certo che da un movimento che fa della sua forza su internet uno dei suoi capisaldi, un’organizzazione più attenta ad esigenze di questo tipo ce la si poteva anche attendere.

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