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1 Libertà di ciarlataneria

Massimo Sandal to Post — Tags: , , , , , , ,  

Forse per lasciarsi alle spalle il caso Grasso,  Vito Crimi torna a occuparsi di ricerca biomedica. Avevamo già notato che gli esperimenti seri di scienziati veri non incontrano il suo favore. Ma Crimi non è contro la ricerca tout court: una terapia priva di qualunque fondamento scientifico, che non ha mai funzionato, inventata da un laureato in lettere infatti merita tutto il suo sostegno!

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Come non accogliere un simile appello? Forse perchè i risultati delle ispezioni del Ministero della Sanità sono stati i seguenti:

  • l’esistenza di un concreto pericolo per i pazienti a causa delle modalità di conservazione dei campioni di cellule da trapiantare, preservati in modo approssimativo, identificati da etichette scritte a matita e di non chiara interpretazione e quindi facilmente confondibili

  • in uno dei due campioni esaminati sono stati riscontrati inquinanti in grado di determinare rilevanti effetti biologici avversi come il rigetto cellulare e altre reazioni immunologiche

  • il metodo è descritto in modo superficiale e incongruo e prevede trattamenti con prodotti di origine animale vietati per uso clinico. Non sono mai emersi né mai sono stati in precedenza riportati da Stamina studi preclinici effettuati su animali prima di eseguire i trattamenti nei pazienti in clinica

  • le cellule prodotte dopo stimolazione in coltura hanno una irrilevante attività biologica ai fini della rigenerazione nervosa, che scompare dopo 24 ore, e la dose di cellule somministrate è minimale rispetto agli standard di terapie analoghe pubblicati in letteratura.

I pazienti che ricevevano le cellule prodotte da Stamina erano trattati in alcuni casi con cellule proprie (autotrapianto), in altri casi con cellule provenienti da donatori esterni (allotrapianto), in altri casi ancora – e ciò ha destato profonda preoccupazione – con cellule provenienti da altri pazienti malati, con la possibile trasmissione di gravi patologie.
Il Board, applicando i principi base dell’etica medica, ritiene che il progetto terapeutico e le condizioni di applicazione della terapia siano assolutamente insufficienti e senza valida documentazione scientifica e medica a supporto riconosciuta. Sottolinea che i rischi biologici connessi alla terapia sono gravi e inaccettabili e che la conduzione della metodologia non solo non ha rispettato le norme di manipolazione e sicurezza, ma anche i più elementari standard di indagine di laboratorio.
Questa valutazione conferma totalmente gli elementi di preoccupazione circa la sicurezza e l’efficacia già espressi dalle istituzioni (Ministero della Salute, Aifa, Cnt e Iss) che stanno seguendo il caso. Il Board sottolinea il rischio che i pazienti siano oggetto di false illusioni o addirittura di truffe vere e proprie che fanno leva sulla disperazione e su promesse non validate scientificamente. Si tratta di evitare di scivolare in una china pericolosa di fronte a patologie drammatiche finora non trattabili in modo soddisfacente.
Il Ministero della Salute, cui si erano rivolte alcune famiglie con malati trattati a Brescia, aveva già alcuni mesi fa proposto di aggregare i più riconosciuti esperti a livello nazionale e, qualora necessario, internazionale, per offrire  le migliori cure scientificamente validate.

[grassetti miei]. Questa è la sanità secondo Vito Crimi. Che invoca “la libertà”: sì, quella di far sì che un ciarlatano metta in pericolo dei pazienti, approfittando della loro disperazione. Bravo senatore Crimi.

1 commento »

  1. [...] Abbiamo già visto Paolo Bernini e le sue teorie sul complotto dei chip americani. Abbiamo sentito l’endorsement di Vito Crimi alle “terapie” di [...]

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