Moriremo Cinque StelleOsservatorio sul fenomeno Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

0 Antifascismo (?) a cinque stelle

Francesco Velludo to Link esterni,Post — Tags: , ,  

Non se la dev’essere passata bene, ieri sera, Roberta Lombardi, la neoeletta capogruppo alla camera del Movimento 5 Stelle. La notizia, infatti, delle dichiarazioni rinvenute sul suo blog riguardanti casapound e il fascismo in generale, era rimbalzata sul web in maniera impazzita, inondando i vari social network e creando un discreto vespaio di polemiche, tenendo conto, peraltro, di quanti paralleli siano stati fatti nei giorni scorsi, in Italia e all’estero, tra  M5S e vari movimenti totalitari del secolo scorso.

C’era da attendersi, quindi, una smentita della Lombardi a stretto giro di posta -benchè neofiti della politica, certe abitudini si imparano presto-, che è puntualmente arrivata.
Forse, per Roberta, sarebbe stato il caso di far sbollire la rabbia per l’improvvisa notorietà negativa, dato che, a mio personalissimo avviso, la toppa che cerca di porre alla questione, se non è peggiore del buco, certamente ci si avvicina:

Quella espressa era una analisi esclusivamente storica di questo periodo politico, che naturalmente condanno. In Italia il fascismo così come il comunismo è morto e sepolto da almeno trent’anni.
Mi riferivo, facendo una analisi, al primo programma del 1919, basato su voto alle donne, elezioni e altre riforme sociali che sembravano prettamente socialiste rivoluzionarie e non certamente il preludio di una futura dittatura

E fin qui, seppur ansimando e sbuffando, più o meno ci siamo (vabè, il voto alle donne è arrivato nel 45, a fascismo caduto, ma insomma, lo dite voi che state studiando, Roberta). Ok, si può obiettare che la morte di un’ideologia (vada a dirlo ai vari movimenti di estremisti di destra e sinistra presenti sul territorio, comunque) non significhi che non si debba comunque sempre vigilare affinché certi strafalcioni della storia non si ripetano. E siamo abbastanza maturi anche per scindere, come fa la Lombardi, il totalitarismo dalle effettive politiche sociali messe in piedi dal fascismo, alcune delle quali sono tuttora ben radicate nella nostra società.

La Lombardi, però, continua:

Tutte proposte che poi Mussolini smentì già dall’anno seguente, in quello che fu un continuo delirio di contraddizioni. La caratteristica del fascismo fu infatti quella di cambiare sempre le carte in tavola, con l’unica costante che al centro del potere rimanevano sempre Mussolini ed il suo partito unico.
Potere che poi divenne dittatura in un crescendo di violenza. Fino ad arrivare al razzismo e la guerra. Questo il mio giudizio storico e politico, negativo su quell’esperienza. Ora possiamo pensare all’Italia del 2013.

Ma come, Roberta, il 21 gennaio, razzismo e cinghiate erano il lato folcloristico del fascismo, portato avanti da casa pound, cui guardavi quasi con simpatia, e oggi, forse a causa del can can mediatico scatenatosi ieri, non sono più così attraenti? Per tacere della critica tout-court al partito unico; forse dovrebbe parlarne con Grillo e Casaleggio, prima.

Infine, conclude:

Ricordo a tutti che il M5S ha nel suo programma l’insegnamento della Costituzione italiana.

Ecco, Roberta, mi raccomando l’articolo 67.

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