Moriremo Cinque StelleOsservatorio sul fenomeno Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

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Alle 13 di ieri il Presidente Napolitano ha comunicato di non volersi dimettere e di aver individuato due gruppi di lavoro che dovranno formulare “precise proposte programmatiche oggetto di condivisione su temi di carattere economico e istituzionale”. Tra le reazioni degli schieramenti, quella che a noi interessa di più, ovviamente, è quella del M5S che, tramite il proprio portavoce Claudio Messora, dice di condividere la scelta del Presidente poiché “con un po’ di realismo è, tra tutte quelle possibili, quella che si avvicina alla soluzione di questo momento”. Nel pomeriggio, una nota del Quirinale rende noti i nomi dei “saggi” che faranno parte dei due gruppi di lavoro. A quel punto, il capogruppo al Senato Vito Crimi non ci sta e preannuncia una resistenza al dialogo, aggiungendo: “Siamo pronti a presentare nelle sedi istituzionali previste i disegni di legge che diano attuazione ai primi 20 punti del programma, noi non facciamo la corsa a tirar fuori dai cassetti gli stessi disegni di legge di decenni, ma ogni nostra proposta sarà unica, frutto del lavoro di gruppo e del contributo che potrà venire dalla rete”.

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