Quali sono i piani di crescita economica del Movimento Cinque Stelle? Un’idea ce la può dare Andrea Cioffi, senatore M5S della Campania. La ricetta per lo sviluppo della regione campana? Agricoltura e turismo, naturalmente:
“Negli anni Cinquanta la popolazione era impegnata per il 45% nel settore agricolo, oggi solamente il 3%. Sempre nell’ottica del superamento della società individualista, noi dobbiamo riappropriarci della nostra sovranità alimentare, prediligere i prodotti a filiera corta, ricominciare a vivere in armonia con il territorio. Per il nostro territorio, per gran parte a vocazione agricola, penso ad esempio agli orti sociali, a qualunque iniziativa in questo senso”.
“Tornare all’agricoltura vuol dire anche dire basta al consumo del suolo, che in gran parte è agricolo e che potrebbe fornirci prodotti di grande qualità”
E io che pensavo bisognasse incentivare l’innovazione, la ricerca, l’industria ad alto contenuto tecnologico, il know-how. Che di questo avesse bisogno il Sud, invece di tornare all’economia di sussistenza degli anni ’50. Ora che ci penso, peraltro, non c’era stato un governo, in Italia, che molti decenni fa mise al primo posto l’economia rurale? Vediamo se lo indovinate.
Non capisco perché pretendi che le oloturie abbiano una qualunque cultura politica o un’idea qualsiasi di sviluppo. Ad ogni modo, mi sembra più che naturale che il pauperismo rurale rappresenti la soluzione per un movimento che coniuga lo spontaneismo ebefrenico dei Teletubbies a quella speciale arroganza da stadio prodotta dalla sicurezza che emana dall’effetto di verità della gioventù rivoluzionaria.
Io alle oloturie do moltissimo, e quindi pretendo moltissimo.