Moriremo Cinque StelleOsservatorio sul fenomeno Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

5 Grazie, prego, grazie, scusi, statutò

Francesco Velludo to Link esterni,Post — Tags: , ,  

E’ dell’Huffington post italiano, lo scoop del 12 marzo, e cioè, l’atto costitutivo del Movimento a 5 Stelle, lo statuto in sostanza, del partito che, a tutt’oggi, tra i suoi vanti ha proprio quello di non avere statuto.
Intendiamoci, se sospendiamo per un secondo il giudizio morale (Beppe Grillo ha mentito? Lo stanno facendo anche i neoparlamentari a 5 stelle, o è solo ignoranza), stiamo parlando sostanzialmente di un atto dovuto, necessario alla presentazione delle liste alle recenti elezioni. Scartoffie, burocrazia, proprio quello che Grillo odia. Ci sono però alcuni interrogativi che sorgono, a seguito della lettura del documento.

-Il primo: in un articolo di oggi, sulla versione online de L’Espresso, Enrico Maria Ruffini fa notare che, a rigor di legge, un partito che non abbia statuto, non ha diritto ai rimborsi elettorali:

Per avere diritto al rimborso, i partiti, ma anche i movimenti politici (come il M5S) devono dotarsi di un atto costitutivo e di uno statuto. Ed è proprio lo statuto l’ostacolo che si frappone tra il M5S e i soldi dei rimborsi elettorali. Uno statuto di un partito o di un movimento politico è un semplice documento che ne regolamenta e disciplina la vita e l’attività. Uno statuto, ci dice sempre questa legge, deve ispirare la vita del movimento a principi democratici e deve prevedere regole che garantiscano i diritti degli aderenti a quel movimento.

Ma il movimento cinque stelle sembra non avere uno statuto e nemmeno volerne avere uno. Si è dotato solamente di quello che provocatoriamente è stato chiamato “non statuto”. E, infatti, dello statuto non ne ha le caratteristiche o il contenuto

Questa sarebbe una vera e propria notizia bomba. Il rifiuto dei contributi elettorali è stato uno dei cavalli di battaglia del M5S, in campagna elettorale. Ruffini sostiene quindi che Grillo avrebbe deliberatamente mentito ai suoi elettori, dato che a questi contributi, il movimento non avrebbe avuto diritto fin dall’inizio. Certo, potranno dire i grillini, rifiutati o non dovuti, sempre contributi non presi sono, ci sarebbe però il macigno dell’onestà, trasparenza, uguaglianza, allegramente buttato a mare.

Però, qualche ora dopo, scopriamo che in effetti lo statuto c’è, come abbiamo visto. O meglio, è l’atto costituente di un’associazione (legata a doppia mandata a Beppe Grillo, che ne è, carte alla mano, padre padrone). Sul fatto che sia valido come atto costituente di un partito, francamente non saprei, non ne ho le conoscenze. Ma ammettiamo che lo fosse. C’è un commento interessante, fra quelli dell’articolo dell’HP:

L’M5S continua a non averne diritto SE entro 45 gg dalle elezioni non trasmette lo statuto e l’atto costitutivo (che devono essere nella forma richiesta dalla legge) ai Presidenti delle due Camere, come dice la legge 96/2012…quindi se non lo fanno, non ne hanno il diritto.
Se lo fanno, allora ne hanno diritto e quindi poi possono dire che non li vogliono, sembra abbastanza chiaro.
L’articolo 5 della legge 96 del luglio 2012, quella che disciplina l’accesso ai rimborsi elettorali, infatti, statuisce:
Atti costitutivi e statuti dei partiti e dei movimenti politici
1. I partiti e i movimenti politici, ivi incluse le liste di candidati che non siano diretta espressione degli stessi, qualora abbiano diritto ai rimborsi per le spese elettorali o ai contributi di cui alla presente legge, sono tenuti a dotarsi di un atto costitutivo e di uno statuto, che sono trasmessi in copia al Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente della Camera dei deputati entro quarantacinque giorni dalla data di svolgimento delle elezioni. L’atto costitutivo e lo statuto sono redatti nella forma dell’atto pubblico e indicano in ogni caso l’organo competente ad approvare il rendiconto di esercizio e l’organo responsabile per la gestione economico-finanziaria. Lo statuto deve essere conformato a principi democratici nella vita interna, con particolare riguardo alla scelta dei candidati, al rispetto delle minoranze e ai diritti degli iscritti.
2. I partiti e i movimenti politici, ivi incluse le liste di candidati che non siano diretta espressione degli stessi, che non trasmettano al Presidente del Senato della Repubblica o al Presidente della Camera dei deputati gli atti di cui al comma 1, nel termine ivi previsto, decadono dal diritto ai rimborsi per le spese elettorali e alla quota di cofinanziamento ad essi eventualmente spettante.
BASTA LEGGERE!

Quindi, anche lo fosse, c’è comunque da espletare questo passaggio. Non venisse fatto, il movimento cinque stelle non avrebbe nessun rimborso a cui rinunciare.

-Un secondo interrogativo: il contenuto, o parte di esso. Direttamente dall’atto:

gli eletti eserciteranno le loro funzioni senza vincolo di mandato

Ma…Va bene che l’atto è di qualche mese fa, e tutti hanno diritto di cambiare idea, ma a me sembrava che Grillo ce l’avesse proprio con l’articolo della costituzione relativo al vincolo di mandato! O meglio, prima lo difendeva, poi lo bistrattava minacciando calci in culo ai dissidenti, ora però scopro che nell’atto costitutivo del movimento esso è difeso…che mal di testa!

Insomma, ulteriori crepe nella facciata di trasparenza nel movimento?

5 commenti »

  1. Q. scrive:

    Parleresti di crepe vedendo le macerie di Dresda nel 45?

  2. gamberg scrive:

    BASTA LEGGERE.
    1) Come fa il M5S a decadere dal diritto al rimborso elettorale se prima di presentare la documentazione richiesta non ce l’aveva già questo diritto?
    2) E non presentare la documentazione richiesta facendo decadere il diritto ai rimborsi non equivale a rifiutare i rimborsi elettorali stessi?

    Appunto. Basta leggere(e capire la lingua italiana)

  3. Edo scrive:

    L’articolo è palesemente sotto la media dei precedenti nei toni ed infondo la questione è di lana caprina: in entrambi i casi non percepiranno i rimborsi. Vi invito a tornare al gradevolissimo applombe dei giorni scorsi. Cordialità.

  4. Francesco Velludo scrive:

    ho premesso io stesso di non essere un esperto in materia, chiedendo opinioni da parte di chi possa essere più ferrato di me, infarcendo il pezzo -per quanto possibile- di specifiche del fatto che stessi facendo delle ipotesi.
    sarà anche lana caprina, ciò non toglie che non si tratta del primo caso in cui non tanto il M5S, dice una cosa palesemente non vera.
    perchè proprio ieri Grillo, sul suo blog, ha sparato con grande enfasi la lettera con cui i deputati del movimento rifiutavano formalmente i rimborsi, presentata alla camera. Se non c’è bisogno di presentarla, però, perchè il M5S potrebbe non averne diritto a prescindere, perchè farla? perchè dargli pubblicità? non vedo grossa differenza, a quel punto, dalle lettere di Berlusconi sull’imu.

  5. maffa scrive:

    Posto qui un link sull’argomento statuto, eventualmente da approfondire:

    http://www.vanityfair.it/news/italia/13/03/11/roberta-lombardi-movimento-5-stelle-grillo-schifo

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