Moriremo Cinque StelleOsservatorio sul fenomeno Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

10 Storie di ordinaria viltà.

Ci abbiamo sperato, questo weekend, che il voto dei “dissidenti” a Grasso e la rivolta di molti lettori del blog di Grillo contro l’anatema del Capo potesse essere un sintomo di rivolta interna al M5S, in senso positivo. Ci avevamo sperato specialmente perchè all’inizio il capogruppo al Senato del M5S, Vito Crimi, aveva difeso il gesto dei suoi.

E poche ore dopo, invece, ecco che Crimi fa il voltafaccia e scrive in un lungo e confuso post su Facebook:

Alla fine si è deciso di votare per alzata di mano tre opzioni: 1) Votare Grasso 2) Lasciare libertà di voto 3) Non votare ne Grasso ne Schifani (scheda bianca, nulla, con scritto Orellana, non votare erano tutte opzioni equivalenti ai fini della terza opzione)
Su ogni opzione si è votato liberamente, senza il vincolo che chi votava per una non potesse votare per l’altra, e per ciascuna si è cercata una maggioranza, e la maggioranza assoluta ha votato per la terza opzione.
Qualcuno, prima di uscire ha dichiarato in modo netto che malgrado la decisione non avrebbe mai e poi mai potuto essere complice dell’elezione di Schifani alla presidenza del Senato…. E così probabilmente alcuni di noi hanno scelto di votare Grasso.
Questo atto è sicuramente una violazione del regolamento del nostro gruppo parlamentare, confermo in ogni parola quanto scritto da Beppe Grillo nel suo minipost, e chi viola il regolamento del gruppo automaticamente si può ritenerne escluso.

Anche se poi aggiunge:

Ma non me la sento, in questo caso specifico, di crocifiggere o mettere alla gogna chi ha fatto questa scelta, sia perché è stato il primo vero appuntamento con questa realtà, sia perché ho vissuto in prima persona come è maturata in alcune persone questa scelta.

e grida al complotto e alla trappola:

Siamo caduti in una trappola, è inutile nasconderlo, dei vecchi volponi della politica. Due foglie di fico, presentabili meglio di altre, con le quali hanno cercato di metterci, in particolare al Senato, di fronte ad un ricatto morale, un ricatto che ci poneva nelle condizioni di essere determinanti per una eventuale rielezione dell’impresentabile Schifani, mettendo alcuni di noi nelle condizioni di dover scegliere se consentirlo o impedirlo a tutti i costi.

Se sul Post Francesco Costa tratta la questione come una di infantilismo e cialtroneria, io credo che semplicemente qui si debba parlare di viltà. I parlamentari del M5S avevano avuto l’occasione per difendere una scelta una volta tanto indipendente e responsabile, per mostrarsi altra cosa rispetto ai premibottoni del capo. Invece, appena il capo ha alzato il ditino, questa occasione l’hanno gettata ai cani del populismo. Come volevasi dimostrare.

 

10 commenti »

  1. maffa scrive:

    contavo i secondi che mancavano alal rettifica di don Vito dall’invio del messaggio youtube alla scomunica di grillo. Ora sono curioso di vedere quanto tempo ci metterà crimi prima di tirar giù il messaggio da youtube.

    Mi spiace per lui perchè è lui il primo a non aver capito cosa vuole grillo. credo che pian piano tutti i cinquestellati in parlamento si renderanno conto che non sono pronti per la rivoluzione che vorrebbe grillo, perchè lo scopo di grillo è distruggere la democrazia nella forma in cui la conosciamo ora per sostituirla con una fantomatica netcrazia che fin’ora ho visto rappresentata solo in un videogioco, ed era usata da alieni monosessuati (blu).

    credo che i giovanotti siano in buonafede per cui non credo che nessuno di quella sporca dozzina passerà al centrosinistra nel gruppo misto, si dimeteranno invece dagli incarichi e verranno sostituiti dai loro rincalzi che saranno maggiormente spaesati.

    Ha ragione Costa a dire che questo era solo il tutorial. Vediamo come faranno i caschi blu quando si apriranno i lavori nelle commissioni.

    (un consiglio: quando taggate link, non dimenticatevi il target=”_blank” che è più user friendly)

  2. maffa scrive:

    Non so se lo scriverete, ma è apparsa la quarta versione, la più normale e perciò la più eclatante: il sentatore grillino puglia che dice che i franchi tiratori erano previsti come da accordi prevoto dai grillini per impedire che i montiani, tradendo il pd all’ultimo momento, facessero eleggere schifani. Insomam tutto previsto, e quindi don Vito ha detto due bugie grosse, enormi, e tra l’altro infamando i suoi colleghi senatori compagni di partito per coprire le loro manovre degne della prima repubblica. nel frattempo, sul blog di grillo li chiamano traditori, e sappiamo come trattano i traditori le camice grille.

  3. Claudio scrive:

    bravi, addirittura il fastidio di aprire un blog anti movimento? fate schifo.

  4. Floriana Grasso scrive:

    ciao Claudio, parlaci un po’ di te.

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