Moriremo Cinque StelleOsservatorio sul fenomeno Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

3 Il senso delle cinque stelle per la scienza

A Beppe Grillo, come abbiamo visto, non piace confrontarsi con i giornalisti italiani. Però questo disprezzo per i giornalisti scompare misteriosamente quando si tratta della stampa estera. Forse perchè Grillo sa che i giornalisti stranieri non possono tenere il polso della situazione come quelli che lo conoscono ormai da anni.

Non a caso ora Beppe Grillo può vantare da qualche giorno un’intervista su New Scientist, una delle principali riviste divulgative di scienza del mondo anglosassone. Dove apparentemente Grillo fa un’ottima figura, parlando di meritocrazia e presentandosi come un politico che ha subito pensato alle problematiche dell’economia e dell’ambiente da un punto di vista scientifico.

Peccato che il New Scientist, che forse non segue Grillo da anni come i media italiani, abbia dimenticato l’interminabile serie di bufale e assurdità a cui Grillo ha sempre dato credito, o la tragica debacle sulla sperimentazione animale. E infatti pochi giorni dopo la rivista inglese è costretta a mettere questo cappello sul testo dell’intervista:

Following the publication of this interview, a number of readers have suggested that our correspondent should have pressed Grillo more closely on statements he has made about science in the past.

(In seguito alla pubblicazione di questa intervista, numerosi lettori hanno suggerito che il nostro corrispondente avrebbe dovuto chiedere di più a Grillo sulle sue dichiarazioni scientifiche del passato)

Mentre aspettiamo una nuova intervista anglosassone a Grillo, i parlamentari cinque stelle mostrano anch’essi una invidiabile dimestichezza con la ricerca scientifica. Vediamo cosa scrive qualche giorno fa Vito Crimi, capogruppo al Senato, sul suo profilo Facebook, su una recente conquista tecnologica:

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Evidentemente l’onorev…pardon, cittadino Crimi non sa che mettere elettrodi nel cervello, lungi dall’essere crudele, è una pratica che permette e permetterà a pazienti paralizzati o comunque con difficoltà di movimento di poter essere indipendenti, o di riacquisire sensi perduti. Nè, evidentemente, si pone il problema di quali siano le possibili applicazioni di uno studio del genere, dalla comunicazione alla riabilitazione fisiomotoria (immaginate di avere un istruttore che stimola direttamente il vostro cervello per indurvi a muovere le gambe, o le braccia). Sarebbe interessante entrare in comunicazione diretta con il cervello del cittadino Crimi per saperne di più.

3 commenti »

  1. Paul Jones scrive:

    Dai, almeno era farina del suo sacco. Vedessi com’era orgoglioso!

  2. [...] fortissimo non è certo una novità. Così come il rapporto, diciamo, complicato che il M5s ha con la ricerca scientifica. Alcuni ci hanno detto che tutto sommato si tratta di folclore, che qualcuno avrà le sue [...]

  3. [...] spalle il caso Grasso,  Vito Crimi torna a occuparsi di ricerca biomedica. Avevamo già notato che gli esperimenti seri di scienziati veri non incontrano il suo favore. Ma Crimi non è contro la ricerca tout court: una terapia priva di qualunque fondamento [...]

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